L’ATTESA

Il bambino: la notte di Natale, il bambino che si addormenta in preda al brivido di gioia di chi sa che durante la notte qualcosa di magico avrebbe riempito la sua casa.
Il papà: non riesce a star seduto, un brivido che gli scuote il corpo, attesa di camici che si facciano avanti per sospirargli quello che ha atteso per mesi.
Lo studente: avanti e indietro, la bacheca è ancora vuota, si certo, sono andato bene, ma a quello non ho risposto forse come avrei dovuto.
Il cane: rumore di guinzaglio, sta fischiando, mi cerca. Ma quando apre la porta?


L’attesa, momento in cui la mente rimane sospesa, trepidazione per qualcosa che si attende, sperando arrivi subito o che non arrivi mai.
L’attesa, che spesso è talmente forte che si porta via ciò che si aspetta, e a volte si spera non finisca mai, l’attesa, più emozionante del suo desiderio.
L’attesa, che a volte non finisce mai, e inutilmente aspetti, aspetti, fino a quando sfuma in una delusione senza meta.

Ciascuno di noi potrebbe citare decine di momenti in cui è rimasto in attesa. Nel corso di una giornata si può dire che viviamo di attese. La porta del bagno che non si apre mai e a te sta scappando, tuo figlio che non chiama al telefono e stai per chiamare i carabinieri, tuo marito che non è ancora tornato dal comprar le sigarette ed è strano perché lui non fuma, come mai Aria non ha ancora messo il suo post, cosa le sarà successo, non riesco ad entrare nel bar Gatto, riproviamoci. Veramente, centinaia di momenti di attesa in ogni giorno, magari non ci facciamo sempre caso, però pensateci. Io stesso ora aspetto di far leggere a Rita queste parole, non vedo l’ora che le legga per dirmi cosa ne pensi.
Vi chiederete dove vorrà arrivare Carlo, vi lascio riflettere un momento, vi lascio in attesa…………………………………………….una cosa che aspettiamo da tanto tempo, noi popolo di Cartonia…………………………………………BINGO!!!!!
Attesa per il 3 Ottobre, pochi giorni ancora, tutti noi che non vediamo l’ora di comprare, vedere, ascoltare, incontrarci, commentare, esultare, gioire di far parte della grande famiglia di Marco, una grande famiglia allargata, e che come tutte le famiglie che si rispettano ama i propri fratelli, i propri genitori e figli.
Permettetemi di dire che la mia grande attesa è anche per il 5 Ottobre, quando alla domanda “Grazia cosa ne pensi?”, non potrò far a meno di constatare che il mio braccio destro e quello sinistro probabilmente andranno per conto loro, incrociandosi inevitabilmente in un gesto poco educato, ma che attendo da troppo tempo. Ecco, questa è l’attesa!!!! L’attesa per Marco!!!!

Carlo

( noto come cpuddu)