MARCO SEI MEGLIO DI UN GIANDUIOTTO

Concerto a Torino, 14 Maggio 2009

Ciao,
eccomi qui dopo una notte insonne, già , l’adrenalina in corpo era tale da non consentire riposo.
Mi piacerebbe farvi un perfetto resoconto della serata ma ciò non rientra nelle mie capacità, per quanto cerchi di riordinare le idee mi rendo conto che l’emozione non mi ha consentito di memorizzare cronologicamente la serata, perciò vi racconterò alcuni episodi assolutamente casuali.

Ho incontrato Baudino che, bontà sua, mi ha salutato calorosamente, poi mi ha detto che Marco era carichissimo e quando gli ho rinnovato i complimenti per Dentro questa musica ha ringraziato e si è detto felicissimo, che dal vivo era ancora più coinvolgente e Marco l’aveva fatta benissimo in prova.

Qui Aurora, Adriana e Baudino

Palaruffini alle h.19




Palaruffini alle h.20




Alle 21.12 Marco si è presentato sul palco, pantaloni rossi, camicia bianca, sorriso spacca cuore e subito ha ringraziato per la numerosa presenza in un periodo di crisi e in cui, senza fare nomi, parecchi suoi colleghi faticano a riempire i palazzetti.

Canzone dopo canzone si arriva a IL SEGNO CHE HO DI TE e qui Marco si è letteralmente buttato giù dal palco e quando dopo svariati minuti è risalito ha mostrato il braccio cantando “son tutto graffiato e questo è il segno che ho di voi”, o qualcosa del genere.
L’AMORE CHE NON HAI per me è stata da brividi.
Era in serata di grazia per quanto riguarda spirito, disinvoltura, allegria, acuti e falsetti.


Nel corso della serata ha sfiorato più volte, delicatamente ma fermamente, il discorso Roma,
dicendo, tra l’altro, che pur non essendo diretto responsabile, lui si è assunto tutta la responsabilità perché la faccia la mette lui, sul palco ci sale lui e non De Lucia o Mary o qualcun altro, fino a concludere che era molto dispiaciuto per quanto accaduto pensando soprattutto a quanto fossero dispiaciuti i fans e poi ha scoperto che i fans erano molto dispiaciuti pensando a quanto fosse dispiaciuto lui, “insomma io ero dispiaciuto per voi e voi per me e questa - ha concluso - , è una cosa bellissima”. Ahhahhahaha tipico discorso contorto di Marco nostro.

GRAZIE A TE, dedicata a tutti noi, l’ha cantata divinamente con tutto il cuore nella voce mentre sul display scorreva la scritta “GRAZIE JEE JEE”.
Eh sì perché lui lavora per noi! “Cioè lavoro per me ma anche per voi!”

Ha letto i cartelloni più vicini a lui, si è preoccupato di chi si è sentito male, ha interagito col pubblico, facendo cantare la FORZA MIA a settori e ha “preteso” che cantassimo …..
MEEEEAAAAA con le vocali tutte belle aperte facendo ripetere finchè non si è ritenuto soddisfatto. Stranamente quelli che ha fatto più fatica a leggere erano in sardo!!!!!!!!! “Eh scusate sono un po’ arrugginito”.
Ci ha chiesto se ricordiamo i detti che lui rivisita tipo la classe non è acqua: “per me è la classe non si sciacqua, perché la classe che voi avete non si lava”.

Si scusa perché dopo il concerto non potrà fermarsi a firmare autografi perché deve andare “a nanna presto” …. “no, dai scherzo. Stanotte parto. Domani canto a Milano, però qualcuno distribuirà i 2000 autografi che ho firmato con le mie manine, sono bravo vero????” e al coro di “Sì” risponde: “ Oh quanto mi piace ricevere complimenti!”.
“Sono un po’ stanco, no non stanco fisicamente, stanco di voce, scusate”.

Quando, a fine concerto, se ne è andato è stato richiamato a gran voce, è rientrato e ci ha regalato QUANDO NASCE UN AMORE e, mezzo spagnolo, mezzo italiano, TI RINCONTRERO’.
Questi i fatti salienti che ho cercato di riportare lasciando da parte l’emozione.

MARCO, TORINO ti ringrazia per averle dedicato UN GIORNO PERFETTO ed è fiera di averne regalato uno altrettanto perfetto, a te.

Lady