RICORDANDO SANREMO

Sono gia' passate due settimane dall'inizio della nostra avventura sanremese.
E' stato proprio due venerdi' fa, ma il ricordo di quel bellissimo fine settimana e' ancora vivo nei miei pensieri. Provero' a ripercorrerlo e raccontarvelo.
Spero solo di non annoiarvi. Sara' lunga eh...
ma ormai lo sapete che sono prolissa da pianto.
Potete pero' alzarvi durante la pubblicita' e cambiare canale..

Vado???

Vado!!!

Partenza con Pao e Santa Cocci da Sanluri, che mi ha convinto a fare questa piacevole pazzia e che ancora oggi ringrazio.
Ritrovo all'aereoporto per un viaggio di circa un ora.
Cagliari- Milano si parteeeee... c'e'Bigo che ci aspetta in aereoporto.
Arriviamo puntuali, forse pure con un po' di anticipo, ma sappiamo che dobbiamo essere veloci per riuscire a raggiungere l'hotel Royal dove si tiene il servizio per Sorrisi e Canzoni al quale non abbiamo potuto partecipare, causa orario non coincidente.
Vorremmo provare almeno a beccare Marcolino che esce dal hotel.
Ce la faranno i nostri eroi?
Dopo esserci abbracciate e dopo aver appurato che ormai ci vediamo molto piu' fra di noi che con i nostri parenti, carichiamo armi e bagagli e via, direzione Sanremo.
Da subito il viaggio inizia fra risate e molto entusiasmo, anche se siamo ancora increduli per quello che dovra' capitarci.
Ed ecco la prima coincidenza. Accendiamo la radio e subito troviamo Marco che canta " la forza mia".
Si prospetta davvero un bel viaggio,cantiamo a squarciagola con il testo del tv sorrisi e canzoni davanti.
Il tragitto non ci sembra lunghissimo con tutto quel chiacchierare, infatti arriviamo a Sanremo prima del previsto e fra gincane e curve spettacolari, ci troviamo proprio sul lungomare dove scorgiamo i cartelloni con l'immagine di Marco. Iniziamo a galvanizzarci.
Dopo una manovra azzardatissima ,( a Bigo Shumacher le fa un baffo ) per appropriarci dell'unico parcheggio libero, ecco che voila', siamo proprio davanti al bellissimo Hotel Royal.



La visuale e' mozzafiato, saliamo gli impervi gradini e arriviamo all'ingresso dove troviamo il resto della comitiva felicissima per aver appena visto Marco.
Che bello!!! ecco un altro cartaincontro che avviene subito dopo quello bresciano. Con immensa gioia riabbraccio Lella; sorellina romana del mio cuor, Adriana ;solare e simpaticissima che subito ci consegna la cartolina con gli auguri che Marco ha fatto ad Annavita sotto sua richiesta, Aurora; bella determinata come sempre, Manu ;la mia dolce Manu che ormai e' di casa in Sardegna e che come Bigo e ormai parte della nostra quotidianita', e finalmente conosco Steffy.. Bella, alta, con due occhi meravigliosi. Una piacevole scoperta.
Giusto il tempo per due chiacchiere, visto che dobbiamo correre a recuperare i biglietti per la serata e andare a farci belli.
Arrivano Gigi D'Alessio e Sal da Vinci, leggermente abbronzati, lampadati oserei dire.
Salutiamo tranquillamente e Gigi ci dice: "Ue' LE VELINE "... e una voce esce dalla silenzio.. " NO LE CARTONE"... e giu' tutti a ridere...
Poi esce dall'albergo il figlio di Paolo Bonolis; uguale, preciso al padre, un clone insomma.
Anche lui ci saluta sorridendo, del resto alla simpatia delle cartone nessuno puo'resistere!

Cocci e Bigo con tanta nonchalanche entrano nell'hotel, come fossero alla ricerca di qualcuno per un appuntamento di lavoro.
Sperano di trovare Marco ma trovano solo Leone di Lernia e tanti giornalisti.
Certo e' che il leone che loro cercavano, non era proprio quello strano individuo.
Scappiamo a teatro a ritirare i biglietti, corrompiamo i vigili per farci parcheggiare al volo mentre io e Cocci ci inoltriamo nella folla. La strada del teatro e' piena zeppa di gente.
Personaggi illustri e gente comune. Si respira un aria magica.
A teatro ci fanno trattenere un po', nel frattempo incontriamo Gianmarco Mazzi direttore artistico del festival che si aggira per gli uffici.
C'e' un via vai continuo di gente. Una macchina organizzativa pazzesca.
Ci danno i sospirati biglietti ma scopriamo ahinoi che ci hanno separati. Ma non ci perdiamo d'animo. Escogiteremo qualcosa. Ora via a cambiarci per la serata.
Fra un po' vedremo Marco cantare dal vivo su quel palco.
Ancora stentiamo a crederci.
Tutti in tiro partiamo e raggiungiamo il teatro.



Arriviamo davanti alla passerella e ci chiediamo se dobbiamo attraversare quel vialetto transennato mentre la gente osservava il nostro passaggio.
Che vergogna, e se ora prendo un liscio o una storta con questi tacchi stratosferici? mi troveranno gambe all'ARIA, penso.




Meglio non pensarci va', su andiamo. Guadagnamo l'ingresso.
Che emozione da urlo. Non riuscivo a fare i gradini della scalinata, mi sentivo stordita, non vedevo e non sentivo niente.
In quel teatro si respira la storia della musica italiana, ci sono appesi degli enormi poster con le immagini dei cantanti che hanno reso grande negli anni ,questa manifestazione cosi' importante.






Attorno a noi persone eleganti e distinte, ma senza troppa ostentazione e opulenza.
Entriamo in galleria, le gambe iniziano a tremare, il cuore batte forte.
E' questo, si e' proprio questo, e' il teatro che fino a ieri vedevo da casa, quello e' il palco dove si sono esibiti tutti i piu' grandi artisti, e dove Marco anche oggi cantera'.
Sensazione indescrivibile, da casa sembra tutto molto piu' grande.
Prendiamo posto, cerchiamo delle anime buone che facciano scambio con i nostri posti, per poter stare seduti vicino ma nessuno ci accontenta. Poi finalmente riusciamo a convincere una coppia e raggiungiamo il nostro intento.
La nostra postazione e' ottimale.
Inizia lo spettacolo.
Paolo Bonolis prima della sigla in eurovisione ci dice di non trattenere l'entusiasmo e di divertirci perche' sara' una bellissima festa di musica.
Inizia la sequenza di artisti che si avvicendano sul palco, ma noi non vediamo l'ora di vedere e sentire Marco.
L'acustica e' spettacolare, sentire quelle voci dal vivo e' magia per le orecchie.
Non si puo' mimimamente paragonare a quello che si sente in tv da casa, pur avendo un home teatre o un impianto in dolby sorround.
Davanti alle nostre sedute avevamo un dirimpettaio illustre.
Mi potevo infatti specchiare nel cranio lucido di Edoardo Vianello, si proprio quello dell'ully gully, che pero' si e' trattenuto poco in teatro.Giusto il tempo di qualche canzone.
Quello che pero' voleva trattenere con se ,era il mio cappotto.
Infatti erroneamente stava portandosi via il mio paletot lasciandomi il suo in cambio.
Vabbe' che come altezza ci siamo, entrambi non siamo due watussi, ma come giustamente ha detto la moglie, doveva essere divertente vederlo con un cappottino da donna.
Ovviamente abbiamo riso insieme della scena.
Andandosene ci ha salutato da vero gentleman, togliendosi il cappello in segno di rispetto.
E noi:Buongiorno, Buonasera, Salve,Buonasera,Arrivederci... insomma sembravamo quattro deficienti...uhahahah.
La serata prosegue.
Ecco fra un po' tocca a Marco...Ci siamo quasi.. Viene presentato..
Anzzzzia, tanta anzzzzia.. Ecco a voi Marco Carta che canta con i Tazenda..


Scende le scale..Boato, urla di gioia, vai Marco, bravo Marco, la galleria si riscalda!



L'esibizione e' bellissima, da brivido.
Che faccio mi do un pizzicotto per capire se sto sognando?
No e' tutto vero, sono qui, ci sono anche in questa importantissima tappa della carriera di Marco.
Sempre all'inizio di qualcosa di grandioso che poi accadra'.
Si proprio come a Nuoro per il suo primo concerto.
Erano tutti i pensieri che mi frullavano in testa in quei momenti.
Ed intanto cantavo e godevo di quello spettacolo meraviglioso.
Un domani potro' raccontarlo.
Io c'ero a quel famosissimo Sanremo, il primo, il piu' importante.
Ringrazio il cielo per questa gioia immensa.



La serata e' fantastica, con finale al cardiopalma. L'accesso alla finalissima di sabato ce l'hanno fatto davvero sudare. Marco nominato per ultimo rischiava di infartuare il mio povero cuore gia' compromesso da tante emozioni.




Dopo lo spettacolo siamo andati in giro per i dintorni del teatro a caccia di personaggi famosi, nonostante avessi le dita dei piedi come le zampe di un pappagallino attaccato ad un trespolo.

Abbiamo incontrato Emilio Solfrizzi e Stefania Rocca.. ciao ciao, ah ci sei anche te?.. gli dice Bigo.. uhahahha
Sembravano persone conosciute da sempre.

Facciamo le foto con Ivan Olita, il modello che ha accompagnato Paolino nella serata.
Con lui un simpatico scambio di battute e i complimenti d'obbligo per la sua bravura e per le sue pantofoline rosse.




Cocci viene intervistata da una radio e io e Bigo alla vista del microfono abbiamo pensato bene ad evaporare .. Belle amiche che siete, mi avete mollato da sola, ci ha detto dopo,
Ma come ho parlato? si sentiva l'accento sardo?. E noi: nooooo sembravi milanese!

Infine terminiamo la serata festeggiando con una birretta e un toast a notte fonda.

Andiamo a nanna contenti...L'indomani ci aspetta una giornata strepitosa.

E cosi e' stato. Incontro vicino all'Ariston con il resto delle nostre amiche incartate e attesa fremente per il cartaincontro con Marcolino nel pomeriggio.

Prima di tutto cio' pero,' un po' di sponsorizzazione della canzone di Marco per le vie di Sanremo. In che modo?. Ideona. Abbiamo messo il cartellone di Claire attaccato al finestrino dell'auto di Bigo con la faccina di Marco in bella vista, scritta cartone over30 in evidenza e siamo passati davanti al teatro Ariston e in mezzo alla folla con la radio a tutto volume cantando:

" tu sarai la forza mia, la mia strada il mio domani, il mio sole la pioggiaaa.....

Non vi dico dove si trovava Paolo.. Ovviamente sotto il sedile mentre con una mano lottava con Bigo per cercare di abbassare il volume vergognandosi come una biscia, mentre noi ce la ridevamo di brutto..
Che gente fuori di testa.. Marcooooo e' cosi' che ci vuoi vero?? Un po' pazzerelle.

Arrivati al punto di incontro riabbraccio la mia stimatissima Lady di nome e di fatto,(" quando si dice la classe non si sciaqua" ), e il suo simpatico marito Adriano.
Poi arrivano tante altre facce conosciute, un abbraccio al volo con Marisa e ci chiamano per entrare nello stand dove si terra' il raduno.
Conosco finalmente la gentilissima Simona che ha organizzato l'incontro.
Di quel momento avete visto il video e per quanto riguarda le mie sensazioni posso solo dirvi che sono sempre le stesse.
Sto davanti a Marco ed e' come se stessi parlando ad un amico, a un nipote, ad una persona che fa parte della mia vita da sempre.
Anche stavolta e' stato cosi'.
Quando mi sono avvicinata per congratularmi con lui e per dargli il mio sostegno era tutto cosi' naturale.
Gli ho chiesto come si sentisse e se ci avesse sentito urlare la sera prima.
Lui mi ha detto che salire li' su quel palco ogni volta lo emozionava tantissimo, ma che la prima sera e' stata quella in cui ha sentito maggiormente la tensione.
Qualche scambio di battute e mentre autografava la mia cartolina ho pensato di dirgli il nome per scriverlo, lui mi ha guardato e mi ha detto: lo so che sei Rosy, ti conosco, tu sei venuta a casa mia. Oh fly.. oh Jesus.. si e' ricordato di me!


E fu cosi' che mi allontanai gongolando.

Una chiacchierata con Marcello Balestra sempre gentile e simpatico che ci ha ringraziato per tutto il sostegno che diamo a Marco e poi via.

Raggiungiamo zia Cris e zia Baby per salutarle e poi si va alla ricerca di un locale per vedere insieme la serata finale. Ricerca per niente facile.

Abbiamo fatto un caos totale in quel ristorbar .
Lella che si e' impadronita di due telecomandi per sollevare il volume, Aurora che ferma Massimo Giletti per una foto dove poi hanno voluto partecipare tutti, Mary con la sua supermega ansia e la pacatezza di Noemi altre due incartate da paura , il silenzio di Manu e Steffy, la tensione di Bigo e la preoccupazione di Paolo che si e' spostato dal tavolo prevedendo la nostra felicita' e entusiasmo al momento della proclamazione.


Ovviamente gli avventori del locale ci osservavano basiti, mentre il proprietario era divertito.

Gioia e tripudio alla notizia delle vittoria e via di corsa all'ingresso del teatro Ariston dove abbiamo beccato l'uscita di Marco.



Dopo aver salutato le nostre compagne di questa meravigliosa avventura, come gia' sapete, la fortuna ha voluto che potessimo vedere per qualche secondo Marco che rientrava in albergo, ed e' storia nota il suo "grazie grazie di tutto" rivolto a noi che distruggevamo l'auto di Bigo mentre cercavamo di esprimergli la nostra felicita' e il nostro orgoglio.

Poco dopo e' arrivato anche Marcello che carinamente e' sceso dalla macchina ed e' venuto a salutarci.
Ci siamo complimentati con lui per la vittoria di Marco e di Arisa e lo abbiamo ancora una volta ringraziato per essere stato il primo a credere in Marco e per avergli permesso di realizzare questo grande sogno.




Domenica la partenza e' stata un po' travagliata.. Dopo aver fatto colazione in un bar vicino l'Ariston siamo passati davanti l'albergo per salutare idealmente il posto che ha ospitato Marco per tutta la settimana sanremese e quando si dice che la fortuna bussa sempre due volte, ecco di nuovo sbucare Marcolino, che stavolta pero' stava uscendo blindatissimo.
Siamo rimasti dentro la macchina anche stavolta, ma per riuscire a vederlo, visto che c'era un capannello di persone intorno la sua macchina ,siamo salite sopra il montante dell'auto con gli sportelli aperti. L'autista di Marco ci ha fatto segno di spostarci e ci ha urlato.. " filaaa " ,

Bigo nella fretta chiude lo sportello, ma non si accorge che ci e' rimasta sotto la mano di Cocci.. Panico, sudore freddo,.. apri ,apri, la manooo la manoooo..
Oddio ,pensavamo si fosse fratturata.
Bigo stava per morire. Io ero a salivazione zero.
Per fortuna e miracolosamente la mano non si era fatta niente...
Quindi dopo il primo momento di sconforto ci abbiamo riso sopra ed e' iniziato il lungo e travagliato viaggio di ritorno.
Ed abbiamo capito una cosa.
Cocci aveva deciso di concedere la sua mano a Marco e voleva farlo proprio li' a Sanremo, staccandosela del tutto e donandogliela senza riserve.. e senza dita..hahahhahaha!

In ogni caso: tutto e' bene quel che finisce bene... e ora chiudete pure la porta del blog e non fatemi piu' entrare..
cosi' imparo a parlare tanto!
Scusate ma non ho il dono della sintesi.
Prometto che per oggi staro' zitta tutto il giorno!


Concludo dicendo:

Grazie a tutti coloro che hanno reso questi giorni indimenticabili.

ma soprattutto;

GRAZIE MARCO ..

GRAZIE A TE...

ogni giorno trascorso con te e per te e' stato sempre e sempre sara'.....

UN GIORNO PERFETTO