Tieniti forte

Tieniti forte

lunedì 28 dicembre 2009

Le quattro candele


Le quattro candele, bruciando, si consumavano lentamente.
Il luogo era talmente silenzioso,
che si poteva ascoltare la loro conversazione.

La prima diceva:
"IO SONO LA PACE,
ma gli uomini non mi vogliono:
penso proprio che non mi resti altro da fare
che spegnermi!"
Così fu e, a poco a poco, la candela si lasciò spegnere completamente.

La seconda disse:
"IO SONO LA FEDE
purtroppo non servo a nulla.
Gli uomini non ne vogliono sapere di me,
non ha senso che io resti accesa".
Appena ebbe terminato di parlare, una leggera brezza soffiò su di lei e la spense.

Triste triste, la terza candela a sua volta disse:
"IO SONO L'AMORE
non ho la forza per continuare a rimanere accesa.
Gli uomini non mi considerano
E non comprendono la mia importanza.
Troppe volte preferiscono odiare!"
E senza attendere oltre, la candela si lasciò spegnere.

...Un bimbo in quel momento entrò nella stanza
e vide le tre candele spente.
"Ma cosa fate! Voi dovete rimanere accese,
io ho paura del buio!"
E così dicendo scoppiò in lacrime.

Allora la quarta candela, impietositasi disse:
"Non temere, non piangere:
finchè io sarò accesa, potremo sempre
riaccendere le altre tre candele:
IO SONO LA SPERANZA"

Con gli occhi lucidi e gonfi di lacrime,
il bimbo prese la candela della speranza e riaccese tutte le altre

CHE NON SI SPENGA MAI LA SPERANZA
DENTRO IL NOSTRO CUORE...

...e che ciascuno di noi possa essere
lo strumento, come quel bimbo,
capace in ogni momento di riaccendere
con la sua Speranza,
la FEDE, la PACE e l'AMORE.


Poco tempo fa ho ricevuto attraverso la mia posta questa meravigliosa storia, non la conoscevo e dopo averla letta sono rimasta colpita e il mio pensiero è andato subito alla nostra casetta e al desiderio di volerla condividere con tutti voi.
Chissà se anche a voi sono venute in mente le stesse cose che sono venute in mente a me, chissà se anche a voi quel bambino che aveva paura del buio e che ha riacceso, grazie alla speranza, la fede, la pace e l’amore vi ha ricordato il nostro Marco che, nonostante le numerose batoste che la vita gli ha riservato sin da piccolo, non ha mai perso la speranza, non si è mai arreso, si è risollevato ed è riuscito a trasformare i suoi sogni in una grande realtà.
Spero che questa storia possa aiutare tutte le persone che si trovano in momenti bui, durante i quali non vedono alcuna via di uscita, a trovare la propria strada e a raggiungere piano piano l’uscita, guidati dalla flebile luce della candela chiamata SPERANZA.


RITAP

venerdì 25 dicembre 2009

Buon Natale





Ed ora immaginate un ragazzo che emoziona,
sorprende, che sogna e fa sognare..
Immaginate un mondo incartato,

dove tante persone si riuniscono con entusiasmo,

amicizia, felicita' condividendo un grande amore.

Voi penserete che siamo dei sognatori.... ...
.ma non siamo i soli..

Speriamo che vi unirete anche voi un giorno...
..e che questo mondo diventi sempre piu' grande!

Tantissimi auguri per un Natale pieno di speranza, d'amore e di pace da...





...e da tutto il blog marcocartaover30

mercoledì 23 dicembre 2009

Per sopravivvere, dobbiamo guardare il lato positivo...


Tanti luci sulle strade, la folla avanti-n-dietro per gli ultimi preparativi di Natale, che bello...si rempie l'anima di gioia...tutti l'ho aspetano...
Ma',vi avete mai chiesto come sarebbe trasscorere il Natale, o il capodanno...assolutamente soli? Sembrerebbe...un disastro..ma non e'. Dobbiamo guardare il lato positivo...
Per questo facciamo un po' i conti, per vantaggi e' svantaggi...

Comminciamo per primo con i regali.
Qui ci sono qualque problemmini: non n'hai una minima idea che comprare...forse ce la gia in casa...Se compri dei vestiti, non sei sicuro per la misura...e' se non gli piace?
In questo caso, piu' vantaggiato e'chi.. e' solo. Certo che compra dei regali anche lui, altrimenti non sarebbe Natale, ma quelli problemmini non esistono, perche' i regali, gli regala...a se stesso. Sicuramente lui lo sa che gli piace, che misura ha,
e'se lo ha ancora in casa, oppure no.

Le preparative nella viggiglia di Natale:
Voi andare con la famiglia, ai tuoi amici...
Che mi metto? Non trovi niente giusto per questa occasione, il marito ti rimprova
che lui gia' e' pronto da 2 ore, e' tu sei solo in stadio..."mutande", e' quando sei pronta veramente, lui trova l'abito troppo corto, o troppo scollato. Arrivi finalmente nella macchina, e'scopri che ti devi tornare indietro, almeno per dieci volte: hai dimenticato il navigatore, la macchina foto, il gioccatolo preferito dell banbino (perche' speri che cosi sara'piu'
tranquillo), poi, per tanta agitazione, hai perso pure un orecchino...
Finalmente tutto apposto, ti prepari per un sospiro di solievo...e' scopri basita...un buco nel tuo collant, troppo sottile(15 den), fatto con le tue bellissime unghie finte(french manicure). In questo caso, tuo marito per solevarti il morale, ti dice menomale che non si e' staccata l'unghia (sembrerebbe che ti manca un dito), e'poi dici, solo muoverti le labbra, senza suono
(per non sentirti il bambino), una parolaccia, perche'hai dimenticato per l'ennesima volta il smalto (che lo devi portare sempre con te), per fare un punticello, che ferma il filo di andare giu'. Sicuramente tutti avrano gli sguardi puntati alla tua buca, invece alle tue bellissime scarpe nuove, oppure alla tua scolatura (vantaggio, marito) Quando la tua amica ti dira'della tua buca, ti rimane solo da dire, che cosi sono di moda(visto Shakira)

Quando sei solo, e' ti prepari per Natale, puoi prendere tutto il tempo che vuoi, non ti sbriga nessuno, ti puoi vestire come ti pare, puoi rimanere pure in pigiama...ma chi ti vede...Babo Natale? E al posto di scarpe con i tacchi 12 (che fatica), i classici, pantofoli, che gli dici quardandogli...almeno vi dovevo lavare...c'e' Natale...

Sei ai tuoi amici, e' vuoi andare in bagno? non si puo' mai...e' sempre occupato...

Solo, a casa, puoi andare in bagno quando hai bisogno, anche' quando non hai bisogno...

Il telecomando. Un vera problemma. Questo passa tra tutte le mani (a te non arriva mai), volevi cambiare il programma, hai comminciatao un po' di anoiarti, ma ecco' hai fatto bene di non cambiare, adesso c'e' un servizio su Marco Carta, finalmente di sei risvegliato, ma ti devi addormentare in seconda due, perche' una mano arrivata da chi sa dove ha cambiato il programma gia'

Solo, a casa, sei il padrone del tuo telecomando, puoi navigare, sui tutti i programmi, ma proprio allora non c'e' niente interessante
Il solo problemma col telecomando quando sei solo, succede, che non lo trovi piu',ma dove cavolo l'ho meso, sventoli gli lenzuoli, cuscini, guardi pure sotto letto...ma dov'e'??? ti rasegni finche' lo trovi casualmente...in bagno, perche' l'hai portato con te senza accorgerti, andando di corsa perche' hai mangiato troppa "tiramisu"

Sei stuffo della muzica dei tuoi amici, e' levi timido dalla borsa, il cd del tuo cantante preferito.
Ma un tipo ti dice"ma lascialo stare quel ragazzino, che nemeno non sa cantare, poi'quella muzica comerciale..."
Devi rinunciare, e' mettere in borsa il cd, penssando che sarebbe molto efficente"il pugno di Claire" tra le gingive di questo,che non sei sicura chi e', forse fratello, di cugina, della cognata di tua amica, non perche' non ti ha fato ascoltare, perche' ha offeso il tuo cantante.

Solo acasa, puoi ascoltare il cd 10 mille volte (finche' fai l'otite) e' guardare i video 20 mille volte (finche' fai conjuntivite), non ti ferma nessuno...

Ai tuoi amici, mangi troppo (pericolo di indigestione), i bambini ti impazziscono correndo in casa, sei stanco della sedia e' vuoi sederti un pocchino sulla sofa', ma quelli di li, non si muovono, sembrano inchiodati (qui ci vuole un po' di "tiramisu")

Solo acasa...mangi pocco, non c'e rischio di indigestione (anzi, preso dai video di Marco, ti puoi anche affamare), i bambini non ci sono, forse quelli di piano di sopra, e' ti riccorda che c'e' la festa...e tu?
Tu sei contento, che sei solo, e' ti puoi sedere dove vuoi, mez'ora sulla sedia, mez'zora sul poltrone, mez'ora sulla sofa' (qui c'e il rischio di addormentarti, e' non c'e' nessuno che ti svegli...)

Sembra che da solo, e' il Natale ideale....vero?

Ma che Natale e' quello, sensa la voce cristallina dei bambini, che scoprono i regali. Che Natale e' quello senza i sorissi e' abbracci dei tuoi figli grandi, senza le barzelette dei tuoi amici, senza i comlimenti delle tue amichette, senza le parole del tuo compagno, o marito che ti dice "che bella sei questa sera"(non vedo l'ora di tornare acasa, e' addormentare i bambini)
Senza la grande gioia e' soddisfazione...di fare un regalo...

E triste di non poter codividere, la gioia, la rabbia, la paura, la contentezza, la felicita'..l'amore..

E vero, essere da solo, hai tanta liberta'... ma' la liberta'di fare...cosa???

Buon Natale a tutti!

NUZY

lunedì 21 dicembre 2009

DOSE UNICA


Siamo in periodo di festa e tu avverti uno strano vuoto, un senso di insoddisfazione?

Senti il bisogno di coccole?

Non disperare e clicca qui


Senti il bisogno di dolcezza?

Calmati e segui i trattini ---------
---------
-----


Vuoi invece divertirti, avvertire gioia e spensieratezza?

Segui la stella più brillante!





Oppure hai bisogno di una bella sferzata di energia?

Dai, non sbattere la testa al muro, consolati con questo ……………
…..


Oh NO!
Sento che ancora non ci siamo!!!!!

Ah …….. eureka,
ho capito!!!

Tu vuoi questo, ma tutto insieme!

Un’unica dose di tenerezza, dolcezza, gioia ed energia.


Rilassati ….. si può fare, non è poi così difficile!
Basta una magica BACCHETTA di CARTA ……
…… usala:



Sole

giovedì 17 dicembre 2009

Anno 2050 [4^]

E’ mattina presto e la casetta, dimora di due nostre conoscenze, è quasi silenziosa.
Un ronfare appena percettibile proviene dal divano del salone, dove il vecchietto è sdraiato.
Sopra il suo petto è acciambellata la gattina, il respiro del suo padrone la fa salire e scendere, un leggero movimento, quasi come quello di una culla che ondulando custodisce il prezioso ospite.

BROOOOOMMMMMMM



La quiete della casetta viene improvvisamente squarciata da un fulmine estivo che si libera dalla sua gabbia di nuvole nere.
Quasi contemporaneamente dal salone si ode un lamento impercettibile, accompagnato da una stilla di sangue che sgorga dal petto del vecchietto. La gattina, spaventata dal fragore inatteso, ha affondato le sue unghie sotto la pelle del suo divano preferito, e ora il divano si alza sbuffando, mentre la gattina, forse presa dai sensi di colpa, si rifugia terrorizzata sotto il divano del suo divano.
“Ahi, mi brucia, gattina birichina, l’istinto ti guida, non è colpa tua di certo. Un tempo anche noi uomini reagivamo così nell’udire il fragore dei tuoni, magari ci riparavamo sotto un albero o dentro una grotta. Chissà. Ora non più, non temiamo la natura, proviamo a dominarla, a sfidarla, fino a quando esageriamo e ci risvegliamo doloranti per la dimostrazione della sua forza”
Il vecchietto strascicando il passo è arrivato sull’uscio della cucina, da dove può ammirare la moglie, ricoperta da una vestaglia raggrinzita usata per coprire una pelle altrettanto raggrinzita per l’età. Rita è in piedi, ha una fetta biscottata in una mano e un coltello ricolmo di nutella nell’altra, pronta a spalmare tanto ben di dio e offrirglielo per colazione.
“Hai visto per caso l’acqua ossigenata?”
“Ah?”
“Ho detto, HAI VISTO PER CASO L’OSSIGENATA?”
“Fio? Perché avrei dovuto vederla? E’ a Sassari credo? Perché questa domanda? E poi non urlare che ci sento benissimo ”
“Si, non hai nemmeno messo l’apparecchio per l’udito cara!! La gattina mi ha graffiato e mi devo disinfettare”
“Ah, capito. Va bene, ora apparecchio, la colazione è pronta. Siediti tesoro. Pensavo parlassi di Fio quando hai parlato di roba ossigenata. Se mi sentisse”
“E che potrebbe dire? Ha quasi novant’anni e ancora i capelli come quelli che Raffaella Carrà aveva a vent’anni!!! Comunque, almeno lei li ha!!”
“Cosa vorresti insinuare, che non ho capelli?”
“No, ci mancherebbe altro. Diciamo che ne hai, non tanti, però ne hai ancora”
I due si siedono, uno di fronte all’altro, e iniziano a consumare il poco cibo che si trovavano di fronte.



La colazione è un rito, dal suo andamento dipende l’inizio della giornata, e se non va bene si rischia di trascinarsi il malumore per un po’.
Mentre si preparava la seconda fetta di pane Rita chiede al marito: “ma ieri hai poi preso qualche fascicolo dal ripostiglio?”
“Certo, sono salito apposta. Devo ammettere che da quando è morta la mia vecchia cara lampadina non ci salgo più con molto piacere”
“Non sarà forse che il dolore alle gambe inizia ad essere più forte del piacere di trovare un posticino dove rilassarti e ricordare?”
“No, magari fatico ad arrivarci, però è proprio che non sopporto la nuova lampadina al neon. Quando premo l’interruttore soprattutto, sembra mi voglia ricattare. Mi accendo o non mi accendo, ora mi spengo così impari, dai, mi fai pena, mi accendo. Che fastidio. La vecchia lampadina mi ubbidiva subito, eravamo in piena sintonia”
“Già, bello essere in sintonia con una lampadina, interessante davvero. Cosa hai preso poi?”
“Ricordi le intercettazioni del Cavaliere che postavo nel blog delle cartone Over 30? Quando mi ero messo a scrivere i dossier sulle cartone? Ieri mi è passato tra le mani quello di Claire. Lo ricordi?”
“No, almeno non nei dettagli. Ricordo che si arrabbiò tantissimo. Fu il giorno che ebbe l’incidente, quello lo ricordo. Come le successe, ricordamelo”
“Ah, unica anche in quello. Mi voleva ammazzare per farmela pagare, comprò in un negozio un’ascia , si appostò sotto casa e appena mi vide me la lanciò contro. Soltanto che non si rese conto di aver comprato un’ascia australiana, di quelle che tornano indietro, così l’ascia destinata a me tornò da lei e le colpì le gambe. Che ridere”


“Però il dossier era cattivo”
“Che c’entra il dossier, se lei non avesse fatto ciò che il mio amico poliziotto scoprì non sarebbe successo nulla”
“Me ne leggi un pezzetto?”
“Certo cara, allora “Il Dossier Claire” ……….ehm…”si appostò sotto casa della vittima” …..andiamo oltre…………"nella Bidda di Selargius”………., ecco, questo è il punto che la fece imbestialire:

E il vecchietto iniziò a leggere:

Si udì la voce del mio amico poliziotto, era la voce di chi proprio non poteva credere a ciò che la realtà gli metteva di fronte. Un sussulto, “non ci posso credere, non me lo sarei mai aspettato, ma la realtà supera spesso la fantasia!!!”
Quando mi diede la foto sbiancai pure io, incredibile!!!
Davanti ai miei occhi due figure, immortalate nella loro quotidianità casalinga. Una era quella del marito, intento a riparare una sedia a rotelle che mancava di una rotella, come alla padrona. Aveva i capelli lunghissimi, lisci lisci, gli arrivavano fin sotto il sedere. Probabilmente dovevano essere almeno 20 anni che non li tagliava. La cosa strana è che i capelli del marito di Claire erano bicolore. Mori fino a metà schiena, poi biondi, dello stesso colore di quelli della moglie. Stravagante, avevo sempre pensato così.
L’altra figura immortalata nella fotografia era Claire, intenta a guardarsi allo specchio. Ma non per pettinarsi, perché, quello che vi scrivo ha dell’incredibile, ERA CALVA, completamente calva. Nemmeno un peluzzo sbucava dal suo cranietto pelato.
Fu in quel momento che mi resi conto dell’assurdità, della crudeltà che un essere umano poteva architettare. Mi fu chiaro che la stravaganza che attribuivo al marito nel farsi crescere i capelli non era altro che coercizione della moglie. Fu chiaro, credetemi ancora rabbrividisco, che fu Claire a costringere il marito a farsi crescere i capelli, ed il motivo era li, nelle fotografie. Improvvisamente capì il perché quando uscivano a passeggio non si staccavano mai, nemmeno per un attimo. Li chiamavamo i coniugi Bostik di Selargius!!!
Ora capisco che se si fossero staccati lei avrebbe perso i suoi capelli, capite?
Il motivo di questa mostruosità si chiama RIPORTO, avete capito bene, RIPORTO!!!
I capelli di lei erano in realtà i capelli di lui, riportati sul suo cranio pelato. Ecco il motivo dei capelli bicolore del marito.
Ora che ci penso, un giorno vidi lui con i capelli nella parte bassa con ciocche di colore diverso. Quello stesso giorno Claire mi disse di essere andata dal parrucchiere per farsi le mash!!!



Il vecchietto smise di leggere, richiuse il fascicolo e addentò un pezzo di pane. La risatina che ancora non era terminata quasi glielo fece andare di traverso. “Claire, mi pindacci ancora, ahaha”
“Stai attento, sai che si vendicherà prima o poi”
“Si, lo so, me lo ha promesso 35 anni fa. Ora andiamo, si fa tardi. Alle 10 dobbiamo essere dall’otorino, devi farti la visita”
“A Torino? Non ricordo che dovessimo andare a Torino. Ma a far che?”
“Ehia, vestiti che ti porto al museo egiziano, ti scambierò con una vera mummia”



Cpuddu

lunedì 14 dicembre 2009

La stagione dell'attesa

..” Ma tu che vai, ma tu rimani
vedrai la neve se ne andrà domani
rifioriranno le gioie passate
col vento caldo di un'altra estate”
(De Andrè)





La stagione dell’attesa

E’ inverno,
Profumo resinoso di pini ed abeti.
Gelo che ogni cosa addormenta.
Ombre, che lugubri traspaiono
dal fitto della grigia nebbia.




E’ il tempo del corvo nero
e della bianca neve.
E’ il chiudersi di un anno
E’ un caleidoscopio di luci
E’ una Nascita
E’ l’aprirsi alla possibilità di
un inizio di qualcosa di nuovo.

E’ la stagione dell’attesa………




E verrà Aprile
con il profumo dei mughetti,
con l’esplosione di rami fioriti e
di rondini che cantano nel sole.
Le lunghe ombre, silenti e confortanti,
torneranno a scortare
il nostro cammino.

Lady

domenica 13 dicembre 2009

DEDICARTA PER VOI...






Oggi 13 Dicembre e' un giorno particolare per Cartonia...

Compiono gli anni infatti due persone davvero speciali..


Una e' la nostra dolcissima ed efficientissima fotografa Lella...


Una persona splendida, sempre disponibile, meticolosa e perfezionista, un po' ansiosa ma sempre positiva e con la voglia di vedere sempre il mondo con gli occhi di un bambino...


E quel suo vederlo cosi' , meravigliata ed entusiasta, le ha dato un grande dono ...quello di poterlo catturare attraverso immagini bellissime.


Entrare in quelle immagini e' come entrare nel suo mondo e chi ha avuto la fortuna di vederle ne riconosce la profondita'.

Auguri Lella... ti auguro un compleanno speciale da trascorrere come tu lo vuoi, ma gia' ti immagino... con tanti sorrisi e qualche lacrima di commozione e di gioia..







E il secondo compleanno e' di Lucy..

la mia cognata adorata... ma molto piu' di una cognata.

Una sorella, un' amica, una confidente.


Sono contenta sia entrata a far parte di questo mondo.

Vorrei che la conosceste di piu' per farvi capire che bella persona sia.


A Lucy, forse non l'ho mai detto, ma la ringrazio tanto per avermi dato il privilegio di farmi sentire un po' mamma, quando mi ha dato da battezzare il suo bellissimo figlio, da me adoratissimo.

Allora colgo l'occasione per farlo ora. Lei sa quanto lo amo e spero di essere sempre una guida per lui , non troppo rompiballe , ma sempre attenta e presente in qualsiasi momento della sua vita.


Augurissimi Lucy... anche a te auguro un felice compleanno da trascorrere con i tuoi cari.. Ovviamente anche con me visto che la domenica tutta la famiglia si riunisce.



A voi un abbraccio forte.


Aria




Il 13 Dicembre e' Santa Lucia ( auguri a tutte le Lucia)

e noi...... ANGELA, ANNA, MESY....

volevamo fare gli auguri per il suo compleanno alla nostra mitica fotoreporter LELLA...


Ti vogliamo TANTO TANTO TANTO TANTO TANTO BENE..




e da parte di tutto il blog Marco Carta over30 e dalle sue admin Aria, Cocci, Norli, Fio, Annavita.....

gli auguri per un felicissimo compleanno...
ovviamente con annesse torte per entrambe le festeggiate...

Augurissimi LELLA e LUCIA





giovedì 10 dicembre 2009

VIVERE NEL... MONDO DI CARTA: LA GIOIA DI VIVERE IN ARMONIA



A dispetto di conflitti, problemi, insoddisfazioni e solitudine,

quello che vogliamo tutti è trovare la possibilità di

VIVERE BENE INSIEME

senza tensioni, contese e divisioni.

Vi è mai capitato di essere assolutamente in armonia con voi stessi?
Come:
  • conquistare una vittoria inattesa,
  • vedere nascere un sorriso spontaneo sulla bocca di un bambino,
  • ammirare il sole e gustare il suo calore sulla pelle,
  • assaporare la tenerezza di un vento leggero che accarezza il viso,
  • osservare la bellezza di un tramonto, di un prato fiorito, … e

…. potrei continuare con numerosi altri piccoli o grandi esempi che ci rallegrano il cuore!



Com’è bella la vita,

com’è bella la natura vista con questi occhi!

Victor Hugo scrisse: “La natura conosce tutti i più grandi segreti e sorride!”

Ebbene, entrando in CARTONIA,

si “assapora” questo senso di pace e di tranquillità

c’è sempre un sorriso che aleggia nell’aria!

Il Mondo di Carta è un mondo dove

“niente è fuori posto”

Tutti viaggiano sulla stessa lunghezza d’onda!

Sole

lunedì 7 dicembre 2009

TRE SETTIMANE.....IN PARADISO


Tempo fa, ho letto un libro "la forza straordinaria del subconsciente". Qui spiega come puoi cambiare il tuo futuro attraverso i tuoi pensieri, positivi o negativi, ecche'in fatti sei tu resposabile di quello che ti accade.
Poi, quando hai un grande desiderio, non solo lo devi penssare, anche' devi provare a vivere in anteprima, gli emozioni del fatto gia' compiuto...e'poi...succede! Al inizio io ero molto incredula....poi....ho provato...e'...funziona! Poi, ho riprovato, qualque volte, e' le cose hanno comminciato a muoversi, e' riesco a mettermi aposto delle cose che sembravano impossibile da cambiare.

Adesso vi racconto una.

Tra tutte le date del tour di Marco, ho desiderato tanto di andare a quello di Cagliari. Volevo cunoscere le nostre cartone sarde, il Cagliari, e' la Sardegna, la terra tanta amata di Marcuccio.
Siccome un mese prima del concerto, sono stata licenziata non potevo nemeno pensare di andare. Mi sono rasegnata, per il concerto e' mi son detto che saranno tante altri occasioni, e' mi rifaro'....ma la Sardegna?... non ho mai smeso di pensare, di immaginarmi di essere gia'la', e di provare ' gli emozioni...
L' amavo prima di vederla, amando Marco, amo tutto che lui ama. Lui, e' la sua Sardegna, sono un intero inseparabile..

Torno da Romania per vedere mio figlio, e' resto solo due settimane. Sapevo che non c'e' niente lavoro in agosto, ma una forza che, non me la posso spiegare mi tirrava indietro....
Dopo 2 giorni dal mio arrivo a Roma, ricevo una telefonata, per un lavoro di solo 3 settimane. Eh?...DOVE????....in Sardegnaaaaaaaa!!!!!!
Non potevo credere alle orecchie...non puo' essere vero...ed io non credo in coincidenzze....

Sono partita da Roma per prendere la nave, dalla Civitavecchia, con la partenza alle 22 di sera. Quando si e' staccata dal riva del mare, i miei occhi sono diventati lucidi, per l' emozione, sapendo che' a"capolinea"sara un sogno avverato.
Nonostante mi sono presa una cuccetta, sono rimasta sulla ponte le prime 4 ore, non volevo perdere il "spetaccolo".Era notte, ma sembrava, che Dio ha acceso di piu' la Luna, per luminare la via, e'di permettermi a guardare intorno...ero in mezzo al" mare piu' bello"...

Non capivoo il perche' alcuni possono avere "il mal di mare". Come puoi avere "il male" di una cosa cosi bella? Ma piu' tardi....
Sulla ponte fa un po' freddino, e' ho deciso di andare a letto. Sbagliato!! Appena mi sono sdraiata, e iniziato a girarmi il stomaco.
Mi sono voltata con la pancia in giu', e cosi sono rimasta fino la mattina, senza addormentarmi. Nonostante il cervelo pensava che sono in una nave, la percezione del mio corpo era quella d'un terremoto che non finisce piu' (il mare era un po' mosso),e... come puoi dormire quando c'e' terremoto?
Un'ora prima di arrivare, sono uscita di nuovo sulla ponte, e' ho avuto un colpo...la Tavolara...un monte in mezzo del mare...mi ha tolto il respiro..ecco' il primo asaggio, di tutto quello che mi aspetta.
Ho toccato la terra, e' mi sembrava che gia' respiro Marco nel'aria. Mi cummuovo di nuovo, solo a la vista d' un cartello stradale, con le freccie che indicano, Nuoro, Sassari.....e... Cagliari!! Che stretta di cuore che non posso prendere quella strada...

Ho avuto un programma pienissima, appena riuscivo a divindermi tra il lavoro, il mare, e' le feste, che erano tutte le sere, e' tornavo sempre ad ore piccole....che faticaaaa!!uahuahuahuau

Vicino, avevo un ristorante....quardate caso..."il sole", dove ho manggiato tanti piati sardi, nemeno sapevo che manggio...ma era buoooonissimo!
La sera, non sapevo che divertimento scelere. Siccome io sono una persona socevole e' non riesco a stare zitta, ho cunosciuto tanti ragazzi sardi, che e' vero, a maggior parte sono bassi di altezza...ma mooooolto belli!.Eh...si,che c'e' di male? un' occhio ammirava la Sardegna...e altro... i ragazzi ahuahuahau. Volevo studiare la psiologia, gli abbitudini, i gesti, perche' Marco e partito da qui, e' mi l'immagginavo, come stava anche lui con questi gruppi la sera, prima di essere famoso, volevo capire la storia di Marco prima di "amici" (io essenda romena, per me e doppio affascinante)

Ogni giorno facevo dei tuffi, nel mare piu' bello (ammazza che limpida!), e' stavo sdraiata sulla sabbia piu' cara, e' mi dicevo sempre..."sono in Sardegna"...Per la culpa della inerzia non riuscivo a metabolizare ancora, e' per mettermi anche il fioco al mio regalo, ascoltavo nel mp3, sempre Marco, un vero bombardamento di emozioni!!!
Mi giocavo e' nuotavo nell' aqua, come un delfino. Non ho mai sentita cosi la liberta' come qui, in questo angolo di natura ancora vergine. IO
sono malata di liberta', e' fino adesso, quando avevo bisogno, bastava di alzarmi il sguardo verso il cielo, verso l'infinito, in quella direzione nessuno no mi puo mettere dei limiti. Questa sensazione mi ha dato questa terra,e' adesso ho capito uno dei motivi perche' Marco lo ama cosi tanto.

Ho fotografato tutto..il mare, la spiaggia, le strade, le case, gli alberi, la gente.
Mi sono preso tanti ricordi, baratolini con sabbia e' terra, piante per metterli a seccare, rocce, la bandiera sarda, quadri, e un ciondolo d'argento con la forma di Sardegna (credo che sono l'unica romena con la Sardegna al colo, e sono fiera di questo), per farmi a casa mia, un angolo "sardegna", che lo guardero' sempre con nostalggia.

Il giorno di ritorno e' arrivato. Avevo sul'anima un pesso doppio, lasciare la Sardegna, e' partire indietro prima del concerto.
Siccome non bastava, ha iniziato anche la pioggia, che la odio perche mi fa troppa malinconica.

Sono sulla "Tirrenia", per il ritorno a Roma, sono sulla ponte, stavolta e' giorno, e' sono decisa di rimanere qua, finche' la Sardegna sara' piccola...poccola...e' sparisce al'orizonto. Dopo un'ora questo momento e' arrivato:

-Ti lascio...cara' mia bella Sardegna, e' non lo so che dirti...arrividerci, oppure addio...Non lo so, se le strade della mia vita mi porteranno di nuovo verso di te....per qui, ti dico solo...ciao!


Sono in mezzo al" mare piu' bello."...guardo intorno... questa immensita' che mi sopraffare, perche'non riesco a vedere i suoi confini, che sono al di la' del mio sguardo, che lo posso controlare...e' questo mi riccorda del mio grande amore per Marco, che ha i confini..al di la'...del mio penssiero....che lo posso controlare...

NUZY

giovedì 3 dicembre 2009

LA CARTA IN MOSTRA

Oggi Vi presentiamo una mostra di dipinti su CARTA!! Interessantissimi... Siete tutti invitati a guardare attentamente e NON TOCCARE!! Vi invitiamo a lasciare un commento e renderci partecipi delle vostre opinioni! Siamo soprattutto curiosi di sapere cosa sucitano in voi tali fantastiche opere d'arte!!

PS: è possibile aquistare i dipinti.A breve Vi informeremo sulle dinamiche dell'ASTA ONLINE!! Preparate la MASTER CART..

IL GIOCONDO


Il Giocondo, nota anche come Marchisceddu, è un dipinto di Leonardo e si che VINCI che mostra un uomo con un'espressione pensierosa e un leggero sorriso quasi enigmatico. È forse uno dei dipinti più famosi al mondo, essendo un'icona stessa della pittura, o delle arti visuali in generale.



L'URLO di Marck

L'urlo, o anche Il grido, è un celebre dipinto di Edvard Marck Paper.
L'opera è un simbolo della felicità e della soddisfazione che hanno segnato tutta la vita dell'artista . La scena rappresenta un'esperienza vera della vita dell'artista: mentre si trovava a Bonaria a CAGLIARI!!



IL VENERE di BOTTICELLI

In questo quadro, il racconto mitologico nasconde un'allegoria neoplatonica basata sul concetto di amore come energia vivificatrice, come forza motrice della natura.
Il disegno è armonico, delicato; le linee sono elegantissime e creano, dei giochi quasi musicali, tipici del soggetto..




IL BACIO di Marck

All’interno di questo tema “Il bacio” esprime una tematica più volte trattata da Marck, quella del rapporto tra uomo e donna.Le tonalità fredde del dipinto rimandano alle atmosfere nordiche.Il rapporto tra uomo e donna si configura come tensione tra desiderio di amare e paura di amare.


CANESTRA DI ..CARTA

Il canestro è stato fatto poco prima da Carta, ora sporge un po' in avanti, come se fosse in una situazione precaria: simboleggia la vanitas.Il Carta con le mani sul viso vuole rappresentare la sorpresa!! La figura del cesto trova nel Cantico dei Cantici il suo modello ispiratore ed è simbolo della sposa ossia della Chiesa. Il suo sporgere in avanti verso lo spettatore è un segno di offerta di sé nei confronti dell'umanità. E' per questo motivo che uno ci si siede sopra... quindi la sorpresa è del tutto NORMALE!!!

martedì 1 dicembre 2009


"Il mese di novembre ferma il suo cammino


gli alberi infreddoliti si spogliano


mentre le foglie ingiallendo perdon la dimora


Una ramazza, un fischio e un lento incedere


le spazzan via senza ritegno


quasi come il vecchio verdeggiar nelle alte fronde


non avesse dato loro il premio del rispetto.


" Buona giornata"


Carlo
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