Incartata alla prima nota

Salve a tutti/e

Mi sono da poco inserita tra i vostri lettori fissi ma vi seguo da tempo, chi mi conosce mi ritiene una persona seria ed affidabile, ho una vita normale con le gioie e i problemi comuni alla maggior parte delle persone d’oggi ma, e vorrei gridarlo a piena voce, sono anche una “Cartona”!

Ormai è assodato, sono una fan accanita di Marco Carta!!! Devo confessare che questa mia (chiamiamola così) “cartite” mi sta sconvolgendo l’esistenza, in senso positivo (come direbbe Marco!) arricchendola di interessi e voglia di vivere. In un certo senso, non mi riconosco più, mi sento come drogata dalla voce di questo giovane artista e ancora non riesco a capacitarmi di come sia potuto accadere. Non mi era ancora mai capitato di partecipare in questo modo alla crescita professionale ed al successo di nessun altro artista fino ad ora.

Sono stata colpita da Marco sin dalla sua prima apparizione in TV e, anche se mi ero ripromessa di non affezionarmi troppo, piano piano ed in modo del tutto naturale Marco è entrato virtualmente a far parte della mia famiglia, anche mia madre di 78 anni, lo considera ormai come un nipote acquisito, mio padre ottantenne segue i nostri discorsi, mia sorella si sente coinvolta anche lei, il mio nipotino di 3 anni canta continuamente “La forza mia” (Ogni tanto scambia qualche parola e ci fa ridere tutti, ad esempio dice “.... il fuoco e la legna dove io mi tufferò.”). Io e i miei abbiamo pianto e gioito con lui, i suoi fallimenti sono diventati anche i nostri come pure le sue vittorie.

Premetto che a casa mia abbiamo seguito il programma Amici, come altre programmazioni televisive, sempre con un certo distacco ma in questa settima edizione è accaduto qualcosa di particolare:quel famoso 20 ottobre 2006 il televisore era acceso ma io ero intenta a scrivere degli appunti di lavoro, quindi sentivo da lontano ma non seguivo direttamente, quando hanno chiamato “Marco.... Carta” cantante”, ho girato gli occhi per un attimo ed ho subito pensato: “Carino, piacerà molto alle ragazzine”, un istante dopo quando ha cominciato a parlare con quel suo modo incerto ed emozionato mi sono detta “è pure simpatico il ragazzo!”, mezzo minuto più tardi quando ha iniziato a cantare ho lasciato da parte quello che stavo facendo perché lo giuro, sono stata incartata alla prima nota, e ho commentato a voce alta “Che bravo e che voce che ha questo ragazzo, vincerà lui quest’anno!” A conferma del mio pensiero, mia madre è stata letteralmente “catturata” dalla personalità del giovane cantante sardo Marco Carta e, un poco alla volta, ha coinvolto in questa passione tutta la nostra famiglia (preciso che non siamo sardi).

Posso testimoniare che abbiamo avuto numerose discussioni in merito al talento, all’impegno e alla professionalità di Marco, ma la mamma ha convinto anche il vicinato del grande valore di Marco.

Abbiamo cominciato a seguire la trasmissione solo per vedere questo “ragazzino” trovandolo spesso disorientato, a volte con la testa tra le nuvole, a volte all’apparenza strafottente ma allo stesso tempo dolcissimo e spontaneo e, soprattutto, dotato di una voce particolare che si fa sentire dentro.

Consapevoli della sua bravura, abbiamo cominciato a sostenerlo e a tifare per lui, tutto questo prima ancora di conoscere la storia familiare di Marco. Dal momento in cui abbiamo saputo della perdita dei suoi genitori, per mia madre, che ha perso una figlia nel 1970 (anche se sembra sia accaduto ieri: mia sorella aveva 8 anni ed è stata vittima di un incidente stradale!), è stato come un ulteriore segno del destino e Marco è diventato un nipote acquisito, in pratica è stato “virtualmente adottato” dalla nostra famiglia.

La nostra sete di notizie è andata via via crescendo, non sono bastate le riviste, così ho installato l’ADSL e mi sono iscritta a vari Forum e Blog dedicati a Marco e (anche se partecipo di rado alle discussioni nelle tag e nelle chat, per il poco tempo che ho a dosposizione) poco alla volta mi sono resa conto che, come me, ci sono tante altre persone che vivono questo stato di “incartamento”. Ho scoperto un mondo nuovo fatto di cartine, cartini, cartone, cartoni....... tante bellissime persone in cui mi rispecchio completamente! Noi, anche non conoscendoci personalmente, ci comprendiamo benissimo e ci ritroviamo insieme a sostenere Marco tutti i giorni senza saltare un appuntamento! Così ho capito di non essere proprio impazzita se Marco fa lo stesso effetto su una moltitudine di persone.

Questa voce sabbiata, riconoscibilissima ci riempie il cuore, ci dà gioia e serenità, arriva veramente dentro, ci emoziona; questo ragazzo così semplice, umile e sensibile, mai costruito, per me è un vero talento e lo seguo con affetto come se fosse uno della famiglia!

Sole