La mar a dins

Esistono al mondo paesaggi di rara bellezza; montagne che sfiorano il cielo tanto da sentirti vicino a Dio,o sconfinati deserti dai tramonti così infuocati che ti annullano. Ogni luogo ha un'anima,legata al tuo vissuto,affiora e parla nella lingua che tu scegli per descriverla; felice o dolorosa.

La tua casa può essere dovunque,dove tu decidi di radicare il cuore,se dentro di te dimora la serenità,puoi vivere anche tra i grattacieli di una metropoli o in una capanna nella foresta amazzonica.

La casa di Marco è qui,in questa terra che ama "....dall'unghia del piede,all'ultimo dei capelli..." ed io con lui.

Un'isola che vi ho descritto un'infinità di volte,per chi ha avuto la pazienza di leggermi in questi due anni,spietatamente anche sulle piaghe che l'affliggono,ma capace di fascinare oltre ogni comprensione.....

Il verdeazzurro del mare all'aurora,che nessun pittore potrà mai dipingere,la maestosità del rosa granito e di bianche falesie,il profumo di ginestra in fiore che ubriaca i sensi. L’incanto ipnotico di una danza carnevalesca ancestrale,dei “ merdules e boes “,in una lotta senza tempo,tra uomini e animali. Il mistero di una lingua antichissima dal suono cadenzato e per questo bistrattata,come se eliminare un " fastidio " rendesse più nobili...

La voce di Marco è sempre stata per me,l'espressione della mia Ichnussa; "..roca e potente come le onde infrante sugli scogli dal maestrale..." o "...melanconica e struggente come il suono delle launeddas nella piana...".Due frammenti che s'intersecano in un mosaico variopinto,fino a comporre una personalità ricca di sfumature,in una girandola di colori che si sprigionano in canto e che chiede solo di essere ascoltato senza pregiudizi.

Encanta l' Alguer Marc,amburicara amb la veu tua,tu que tens la mar a dins.
Incanta Alghero Marco,avvolgila con la tua voce,tu che hai il mare dentro.

Annavita