Ho pensato alla nonna Elsa, a quello che lei da Madre deve aver sofferto, perdere una figlia, e perdere la madre dei propri nipoti. Nonostante tutto farsi forza, e riuscire a crescere Marco e Federico come due figli, non fargli mancare l’affetto, complice la famiglia unita. E vedere finalmente maturare il frutto di tanti sacrifici, un frutto succoso e dolce. E nonostante tutto dirsi “il mio compito non è finito”, perché per lei, due volte mamma, non potrà mai finire il compito di una mamma. E allora ho scritto una poesiola, dedicata a lei e a tutte le nonne che, purtroppo, hanno avuto una esperienza simile. Per dirle che persone eccezionali siano.
A NONNA ELSA
L’ultimo saluto
l’ultimo sguardo
l’ultima carezza,
poi lo strazio
silenzio assordante nel tuo forte petto
petto di madre.
Un lieve soffio
come un passaggio di testimone
e sei rinata madre
due volte madre.
Hai sofferto
hai pianto
e, debole
sei stata forte.
Ora che puoi ridere
che puoi gioire
sono certo non dirai mai
“ce l’ho fatta”
ma una cosa nel cuore
devo dirti
mai più di te
fu degno un testimone.
Con affetto
Carlo