Il tempo non è la misura di …un’amicizia

E’ il 3 maggio. Sono le 14 e 30.
Sono sul treno che velocemente, troppo velocemente mi sta riportando a casa dopo questi 4 giorni trascorsi nella città eterna, che rimarranno per sempre scolpiti nella mia memoria.
Dal finestrino del treno i miei occhi vedono i paesaggi della campagna toscana che si susseguono con l’alternarsi di verdi colline ed altrettanto verdi pianure.
Una meraviglia di cui la mia mente non riesce a godere pienamente, presa com’è dalla foga di mettere in ordine le immagini ed i profumi percepiti e le sensazioni provate durante le mie indimenticabili vacanze romane.
Non vi parlerò delle innumerevoli meraviglie artistiche che ho avuto la fortuna di vedere. Chi ha già visitato Roma sa cosa intendo.
Vi parlerò, invece, delle straordinarie persone che ho avuto il privilegio e l’onore di incontrare nella città più bella del mondo.
Inizierò con LELLA, che è stata la prima ad accogliermi in quel di Roma mentre ancora mi trovavo sul treno.
Dal tenore della conversazione telefonica mi sono subito resa conto di trovarmi al cospetto di una persona di straordinaria gentilezza e disponibilità, piena di entusiasmo e voglia di fare: io ancora non l’avevo contattata e lei già aveva pensato al ristorante nel quale portare me e Davide per cena, al giro turistico della città da farci fare e si era già messa in contatto con Mesy e con Nuzy per organizzare il mini-cartaraduno-romano.
Non dimenticherò mai la sua gioia ed il suo entusiasmo mentre mi spiegava i dettagli del programma che aveva in mente per noi. Mi ha accolto come si fa con un’amica di vecchia data che non si vede da tempo, mentre noi in realtà ci siamo incontrate solo una volta di sfuggita in occasione del concerto di Brescia!
E non dimenticherò mai il suo sorriso mentre con la macchina fotografica al collo mi veniva incontro.
Con Lella c’era suo marito RICCARDO, una persona di una simpatia e di una cultura incredibili. E’ subito entrato in sintonia con Davide e sono partiti per la tangente con discorsi di vario genere (secondo me, entrambi sapevano che da un momento all’altro io e Lella avremmo iniziato a parlare di Marco e temevano già il peggio!).
Abbiamo cenato in un locale tipico romano dove abbiamo mangiato una pasta della quale non ricordo il nome, ma rammento benissimo il sapore eccezionale ed un tiramisù davvero notevole.
Terminata la cena è partito il tour di Roma by night con tanto di soste nei pressi dei luoghi panoramici della città e dei ponti, ove Lella e Davide hanno scatenato la loro passione per la fotografia.

Davide ancora non crede di avere scattato certe foto!
Il pomeriggio seguente appuntamento in Piazza di Spagna (mica cotica, eh!) con Lella, Mesy, suo marito Tony e Nuzy.
Da lì partiamo per un minitour che ci porta prima davanti al Pantheon

E poi in Piazza Navona.

MESY è ancora più bella di quanto ricordassi. Ha un fascino esotico ed un’innata eleganza. E in più è anche simpaticissima. Per la serie: ma cosa vuoi di più dalla vita? Un lucano? Nooooooo, il luc’ano no! Mi piacerebbe tanto poterla rincontrare e passare più tempo con lei perché si vede che è veramente una bella persona.
TONY ha un accento romano fantastico e in più è davvero simpatico e gentile. Anche lui come Riccardo, temendo le intemperanze delle cartone, ha preso la saggia decisione di approfondire la conoscenza di Davide. Questi due hanno confabulato per tutto il pomeriggio, camminando sempre due metri davanti a noi.
E che dire di NUZY? Oltre alla bellezza del suo viso e, in particolare, alla dolcezza dei suoi occhi, mi ha colpito il suo livello di incartamento. Ragazzi, Nuzy, non è UNA cartona, Nuzy è LA CARTONA per eccellenza. Dovete sapere che nel portafoglio, accanto alla foto di suo figlio, conserva la foto di Marco. Attaccato alla borsa ha un portachiavi con un’altra foto di Marco e, udite udite, porta sempre in borsa un album fotografico con numerose di foto di Marco.


Per tutto il tempo che sono stata con lei ha avuto per Marco parole piene d’affetto e d’amore, quasi che Marco fosse davvero suo figlio. Lo confesso, mi ha lasciata senza parole!
Purtroppo il pomeriggio è volato e abbiamo dovuto salutarci. Conserverò per sempre un bellissimo ricordo di questo momento: l’abbraccio vigoroso di Nuzy

e quello dolce e delicato di Mesy, le lacrime di Lella e i miei occhi lucidi.
Marco ha proprio ragione quando canta “il tempo non è la misura di un amore, se un istante vale un anno di parole”: sono bastate poche ore perché io mi innamorassi di Lella, Riccardo, Mesy, Tony e Nuzy. I loro volti rimarranno per sempre impressi nella mia memoria come i monumenti di Roma.
Grazie di tutto ragazzi e a presto.
E grazie a te, Marco, perché se non fosse stato per te, non li avrei mai conosciuti!

Ele75