Il Cartastorie: Letterina di Natale

Caro Babbo Natale,

sono giunta a metà strada della mia permanenza su questa terra, che ne dici se esaudisci finalmente qualche mio desiderio?

Vorrei che la mia amica Francesca,per una volta si trovasse tra le lenzuola un uomo tipo Garko ecco, è da ventanni che si ritrova un lombrico,che pensa che il punto G,sia un punto di sutura con le Graffe e che il massimo del romanticismo,quando lei gli sussurra" ti amo ",sia un " grazie ".

Per onestà e par condicio,puoi aiutare anche Filippo,un amico,anche con la Bellucci,magari.

Sai,benchè siamo d'inverno,deliziati da temperature polari,la moglie continua a presentarsi con un filo interdentale tra due montagne cascanti,son così gelide che le sue dita si trasformano in ghiaccioli.

Dici, che se han resistito per ventanni,possono sopportarne altri venti?

Si,vero,sono pronti già per la beatificazione.

Certo sarebbe meglio,che tu ti prodigassi a soddisfare aspirazioni più importanti.

Mi piacerebbe che dalla stella cometa,tu prendessi un po' della sua polvere magica e illuminassi le menti.

Dei vili,codardi viziosi che infangano tenere membra. Degli uomini che recidono fiori perchè non accettano un no.

Di coloro che siedono su una scranna di mogano,incapaci di trovar soluzioni a bimbi sfiniti di stenti, " posati in acqua ",durante una traversata in mare.

Dei signori ottenebrati dal pregiudizio,male oscuro e intollerante.

E' troppo anche per te eh?

E' più facile che le tue renne si trasformino in topi,la tua slitta in zucca,e che tu indossi un sacco di iuta.

Sai che c'è?

Vorrei allora che a Cartonia,si continuasse a condividere i silenzi,le risate,confidenze attorno al piccolo elfo Marco, che la sua voce ci riscaldi e ci allieti per molto,e molto tempo ancora.

Con affetto,buon lavoro e grazie Babbu Pasca 'e Nadale.

Annavita