Incontrarsi in autunno....per Marco

Sono sfinito,ore ininterrotte di lavoro per tenermi libero questo pomeriggio. Mi ha già telefonato due volte,concitata e con una punta di apprensione,mia moglie e la sua smania da concerto elfico. Pronte ed elettrizzate,il sergente e la recluta,mia figlia. Mi permettono di lavarmi,vestirmi e nel giro di mezzora,mi ritrovo sulla strada di Porto Torres. Ho una fame da lupi ed il mio stomaco bussa di continuo,come la pioggia battente che batte sul parabrezza.

Entriamo nel palazzetto,diverse persone hanno già preso posto nelle tribune,ogni fascia d'età è ben rappresentata. Osservo questa varia umanità,i volti sereni di chi è in attesa di una festa,domande che avranno presto una risposta. Improvvisamente la vedo correre e urlare di gioia,mia moglie che abbraccia e stringe forte a sè,i compagni di un'avventura iniziata quasi un anno fa; le cartone ed i cartoni over30. Sorrisi,confidenze,risate,una complicità singolare. Io,scettico e realista per natura,li esamino con attenzione,cosa è la magia che li unisce?.

Inizia il concerto; un boato di voce e luce colma ogni angolo dell'edificio. Lo vedo dare tutto se stesso,trasformarsi in ogni esibizione,in un crescendo vorticoso di note che cantano all’unisono con il pubblico.

Mani protese verso l’alto scompaiono oltre il soffitto bianco,ed il cielo plumbeo si colora di blu,proiettandosi sui volti dei presenti regalando emozioni. E mi sorprendo a pensare alla forza di questo ragazzo,che può spiccare il volo verso orizzonti nuovi con il suo singolo in lingua spagnola,mi incanto alla sua commozione,seduto su una cassa,mentre permette al pubblico di cantare la poesia della sua terra..Ora comprendo e vedo quel filo magico che lega le cartone ed i cartoni over30. La determinazione di donne che hanno attraversato il Tirreno in burrasca e l’intera Sardegna di notte e sotto la pioggia,pur di esserci e di goderlo. Intere famiglie,uomini e donne; dall’operaio al commercialista,dall’insegnante all’architetto. In nome della musica e di una voce che piace..Così semplice e così straordinario,senza tanti perché.

Nessuno di noi conosce le vie del vento,né le forze misteriose che governano la vita,e se Marco traccia con la sua voce un sentiero che porta alla serenità dei cuori di una moltitudine di individui,ci sarà una risposta,ed io non sono in grado di esaudirla. So solo,che in una serata d’autunno,ho incontrato persone meravigliose,e son stato testimone di un ventenne,che lì,sul palco,insegue e coltiva un sogno con tenacia,e lo fa star bene. Noi siamo i nostri sogni,dobbiamo avere il coraggio di viverli.

Seba, un marito ormai incartato