BRESCIA… IL SOGNO SI AVVERA….

È proprio così… il sogno si è avverato…. Da più di anno sognavo di incontrare Marco…e adesso che è successo mi sembra quasi irreale da quanto è stato toccante e coinvolgente.

Perché mi sembra proprio di averlo incontrato e conosciuto anche se alla fine l’ho solo visto, ascoltato e sono riuscita a strappargli un autografo e qualche foto.

Ma è stato tutto intenso e profondo e mi sembra che sia durante un minuto solo e una vita intera allo stesso tempo.

Quando è entrato il mio cuore ha fatto una capriola: volevo ridere, urlare, piangere, sbracciarmi, saltare, correre…non ci credevo: finalmente ero li a 10 metri da lui, l’avevo dritto davanti a me, con quel viso d’angelo e il sorriso spacca cuore che mi ha conquistato dal primo giorno.

E quando ha iniziato a cantare beh allora la gioia è salita ai massimi livelli: lui cantava e io ridevo e lo guardavo e cantavo e salutavo e applaudivo e mi sembrava quasi che stesse cantando solo per me. Non ho mai staccato gli occhi da lui, volevo godermelo fino in fondo, ogni sorriso, ogni parola, ogni nota, ogni respiro, ogni passo che ha fatto sul palco è inciso indelebile nella mia testa.

Marco è stato fantastico, ha cantato divinamente, ha parlato con semplicità, coerenza e schiettezza anche quando ha fatto capire di essere arrabbiato e offeso con chi ancora parla male di lui “perché io la trasmissione la guardo” ha detto serio e piccato.

Marco che ci parla come fossimo tutti amici;

Marco che ringrazia caloroso gli autori dei suoi inediti;

Marco che sbaglia le parole dei Aint’ easy e si mette a ridere su “Mi ritorni in mente” dopo aver sentito l’urlo straziante di una cartina;

Marco che ha caldo e si toglie la cravatta, si sbottona la camicia e chiede di abbassare le luci perché non ce la fa più.

Marco che sembra emozionato e agitato perché è il suo primo concerto al Nord e non sa se gli vogliamo davvero bene;

Marco che è felice quando si accorge che di bene gliene vogliamo davvero tanto anche noi.

Marco che spegne la candelina della torta che la Big Family gli ha preparato per festeggiare il primo anno con lui;

Marco che raccoglie i reggiseno che arrivano sul palco e li appende sugli strumenti.

Marco che gioca con i palloncini gialli e ci dice che sua madre ne sarebbe stata felice e che “li aveva più grossi di quelli”.

Marco che dice di essere “uno strano esemplare di ominide” (ma come gli vengono in mente??)

Marco che si diverte come un pazzo che canta e balla e ride e scherza e si imbarazza ai “sei bellissimo” o ai più arditi “nudo nudo”.

Marco sempre e solo meravigliosamente Marco esattamente come me lo aspettavo… con quel viso dolce e stanco mentre firmava gli autografi che veniva voglia di fargli una carezza.

Grazie Marco, davvero, per avermi fatto questo meraviglioso regalo.

E grazie a tutte le splendide Cartone che ho conosciuto e che hanno dato un importantissimo valore aggiunto a questa indimenticabile serata.

Arrivederci Marco, arrivederci Cartone.

Manu