Ti rincontrerò a Cartonia.

Attraverso le note racconto una storia,cantata da una roca voce,
melanconica e scura,
coloro la vita a bizzarri abitanti.

M' inebrio d'aromi;rosmarino e basilico da una cuoca birichina che scrive in rima, m'inchino ad
ossequiar una regina.

Sto tra fatture,numeri e moduli d'iva,perdinci! Potessi almeno far diventar la ragioniera più ricca.

Fra gonne e maglioni,incanto clienti,storditi da fiumi di parole di un'indomita modella.

M' infilo tra i libri di una giovane fata,e mi addormento con lei,serena e amata.

Son cantata a squarciagola da una piccola monella,raggio di sole di una coppia più che bella.

Da lor prendo il filo ad una ancor più strana;saltello al battibeccar gioioso in salsa campana.

Sono il tormentone di rassegnati amici,compagni,mariti,allieto piante e mici.

Volo dal Flumendosa al Ticino,salto dall'Arno al Tamigi,Mississipi e Giordano,plano sull'Etna e
Vesuvio,dipingo Tavoliere e Maremma,insomma non sto mai ferma.

Dopo arringhe,alunni e acciaccati pazienti,mi sdraio accanto a un gatto bislacco.

Bevo mirto caffè e vino,in dolce compagnia accendo scintille,tra risate e scherzi,attendo il mattino.

Sto proprio bene nella luminosa casa, giacchè a Cartonia, i sogni non finiscono all'alba.

Annavita